Padovano di adozione, nasce a San Giovanni Ilarione (allora in provincia di Vicenza, attualmente di Verona) il 15 settembre 1846. Il padre Ferdinando, un mantovano perseguitato dall'Austria e rifugiatosi
nella Val d'Alpone, esercita la professione di medico condotto.
Si laurea in medicina a Padova nel '69 e diventa assistente del fisiologo Filippo Lussana. Nel '72 torna a San iovanni Ilarione per continuare la professione paterna, dovendo provvedere ai fratelli minori, rimasti orfani. Ma nel '74 viene chiamato a Ferrara come professore incaricato di fisiologia nell'Università, riaperta nel novembre di quell'anno. Vi insegna, diventando ordinario, fino al '91, anno in cui passa a Padova. A questa città, cui già si era affezionato, lega il suo nome per gli studi, per le amicizie, e per il lungo iter di ritorno alla fede dei padri. Positivista ateo nei primi anni di insegnamento a Ferrara (in tal senso scrive l'opera "Il movimento molecolare negli organismi animali' '), approda, successivamente, al Trascendente con pubbliche affermazioni sull'esistenza di Dio, tra le quali due di notevole risonanza (discorso inaugurale nell'aula magna dell'Università di Padova del 1906 "Sul concetto della vita"; discorso presso l'Istituto Veneto di Scienze
Lettere e Arti del 1911 nella sala dei Pregadi a Venezia su "La divisione del lavoro fisiologico").
I suoi studi più importanti riguardano: i rapporti tra i canali semicircolari e il cervelletto, la fisiologia della circolazione e del sistema nervoso, l'attività diastolica del cuore (quest'ultimo gli ottiene il premio dei Lincei), la scoperta delle vitamine, da lui definite "imponderabili esterni" precedendo (1910) lo scienziato Funk (1912) che crea il nome "vitamina". Purtroppo, quest'ultima scoperta è resa poco nota per il voluto silenzio da parte di scienziati italiani materialisti, suoi avversari.
Si spegne a Padova il 24 aprile 1925.
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